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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Diario di un viaggio

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Ogni volta che mi appresto a viaggiare per Catania con i mezzi pubblici, affronto un viaggio della speranza! Anzi, oggi ringrazio M. che mi ha dato un passaggio fino a Messina. Sono stata molto fortunata. In genere, il mio viaggio tradizionale è NovaradS Stazione di Barcellona con mio padre, che gentilmente mi fa da autista. Treno Barcellona -Messina, poi Messina - Catania. La mia Itaca finalmente! Da quando la Sempreinfallimento Ast, Azienda Siciliana Trasporti ha eliminato il bus che dal mio paese arrivava dritto a Catania, il senso di isolamento e i viaggi di fortuna sono aumentati! Qualunque sia il motivo del vostro viaggio, sappiate che la Sicilia è grande, molto grande e le distanze esistono. Capiamoci, il problema non è di certo volere un taxi che ti porta dove vuoi andare senza aspettare nemmeno un minuto, ma soltanto avere la possibilità di ottimizzare i tempi morti. Per esempio a Barcellona P.G. non esiste un bus navetta che colleghi la stazione al centro. E invece di f

Sarà quel che sarà

Paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato la noia l'abbandono il niente son la tua malattia paese mio ti lascio e vado via. C he sarà che sarà che sarà che sarà della mia vita chi lo sa: S o far tutto o forse niente da domani si vedrà e sarà sarà quel che sarà. di Fontana, Migliacci, Pes. Io odio questo testo. In primo luogo perché ogni volta che lo sento, letteralmente lo applico alla vita del mio paesino che sta sulla collina come un vecchio addormentato. La noia e l'abbandono sono la sua malattia e un sacco di gente va via o è già andata via. Quando sento cantare questa canzone dei Ricchi e Poveri mi rabbuio da sola, soprattutto perché in genere quando vedo che a cantare con grande sentimento è la gente che invece il mio paese dovrebbe svegliarlo, mi sale il sangue al cervello. Ma in effetti, probabilmente, sono io l'anomalia, perché il pathos di questa canzone, la nostalgia dell'essere dovuti andare via prevale sempre

Le colpe dell'Occidente

La Francia sotto scacco... Questo mi fa pensare che e' la sconfitta della laicità a qualsiasi costo. La laicità dello Stato e' sacrosanta, ma la laicità delle culture no. Le culture non possono omologarsi sul nulla altrimenti non sarebbero più tali! Le culture, le civiltà, dovrebbero dialogare sui punti di contatto e anche sulle differenze. E' ovvio che noi occidentali possiamo essere accusati di imperialismo culturale, però dovrebbe anche essere ovvio che data la nostra pres unta superiorità culturale dovremmo capire che nel nostro secolo non dovremmo parlare di societa' multiculturali ma di società INTERCULTURALI. Penso ad esempio alla questione del presepe di quella scuola del nord Italia. Vietare il presepe e' stata un'azione dettata dalla più profonda ignoranza perché tutte le religioni festeggiano la natività del proprio Dio. Sarebbe stato più semplice spiegarlo così. Penso alle donne islamiche col velo, a come noi le guardiamo considerando il velo un s

Je suis CHARLIE

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Siamo tutti per la libertà d'informazione!

Iniziamo!

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Sto iniziando quasi per scherzo, per capire come funzioni Blogger. A quanto pare l'elemento fondamentale di un blog deve essere quello di avere un argomento specifico. Questo blog non ha un argomento se non quelli che sono i miei gusti.  Novara di Sicilia con la neve! Si, sembra di essere a nord, e noi in effetti siamo a nord... della Sicilia. Nevicata del 30-31/12/2014