Caro amico ti scrivo...
Caro amico grillino,
in merito al tuo comizio nel mio paese,
innanzitutto ti ringrazio di essere venuto a fare un comizio a Novara, finora non c'è stato nessun altro candidato che abbia fatto un intervento, durante questa campagna elettorale regionale.
Non sai quante volte mi hanno dato della grillina, ma domenica, definitivamente non mi sono riscoperta affatto grillina.
Condivido totalmente l'idea che la politica debba essere prima di tutto onesta. Onesta ma capace.
Mi dispiace enormemente il fatto che purtroppo abbia dovuto sentire dei luoghi comuni e mi riferisco in particolare all'idea che, voi, che sarete in futuro eletti non sappiate cosa fare e debbano essere i cittadini a indirizzarvi.
Io ho creduto, credo, crederò sempre che la politica sia prima di tutto costruzione.
I cittadini devono essere attivi, partecipativi, propositivi, sono d'accordo ma chi si candida, lo fa per rappresentare e trasformare in politica le istanze dei cittadini e dovrebbe però anche sapere dove vuole andare a parare, ossia quale sia l'obiettivo da perseguire. Mi sembra assurdo dover spiegare cosa sia una politica. Se ti stai candidando dovresti saperlo.
Non possiamo iniziare a porci domande esistenziali! Altrimenti dovremmo iniziare dalla distinzione che passa tra democrazia rappresentativa, politica in senso lato e 'una politica' ossia le misure concrete per raggiungere l'obiettivo che ci si è dati, oppure se per politica intendiamo la classe politica.
Se siete disposti ad ascoltare i cittadini, per inserire le loro istanze nel programma, perché la sovranità appartiene al popolo, non puoi venire una settimana prima delle elezioni a chiedere quali siano i nostri problemi. Avresti dovuto conoscerli prima. Ma questa è la mia visione della politica in senso lato, micropolitica e macropolitica. Prendi un territorio e lo analizzi. Cerchi di capire e conoscerne i punti deboli e quelli forti, a parte quelli comuni a tutti come trasporti e salute e cerchi di creare un circuito che possa riattivare l'economia.
Sai cosa serve ad un comune montano? Sai che cosa significa camminare in un paese spopolato dove durante la settimana non c'è nessuno? Sai quanti comuni hanno questo problema, peggiorato dal fatto di vivere in montagna ed essere considerato un cretino perché ancora ci stai?
Sai cosa significa vivere in un comune montano spopolato dove la politica è inesistente?
Ti concedo il beneficio del dubbio.
Sono stufa di dover ripetere che gli eventi turistici non sono politica! Dubito fortemente che ciò che serve alla Regione o a un qualsiasi comune montano della Sicilia sia pubblicizzare le sagre per incentivare il turismo!
Pubblicizzare eventi, non è una politica turistica.
La stessa Ue ha redarguito la Sicilia nell'usare i fondi per finanziare le feste patronali!
È molto più probabile che ad un paese montano servano meno tasse e meno burocrazia per creare microaziende e grandi aziende per valorizzare i prodotti locali. È più probabile che gli servano attività che facciano restare la gente nei paesi, e trovo folle pensare che si possa fare una sagra al giorno.
Mi sarebbe piaciuto sentir parlare di futuro, di progetti politici. Voi tutti, e non solo voi, fate una battaglia SACRA, quella dell'onestà, ma accanto alla protesta serve la costruzione!
In politica ciò che tu progetti oggi, sarà pienamente efficace tra vent'anni! Ma se il tuo impegno di oggi è solo quello di ripulire la classe politica, obiettivo nobilissimo e anche per questo progetto ci vorranno anni ma non progetti il futuro della Sicilia, resteremo indietro. Più di quanto non lo siamo già. E questo vale per tutti i candidati alle elezioni regionali siciliane.
Ti auguro comunque di essere eletto e ti ringrazio nuovamente per essere venuto a Novara, perché almeno tu sei venuto a trovarci.
In bocca al lupo!
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