Lettera Padre Emeka


Alla signorina Angela Pantano Novara di Sicilia



e p. c.

All' Arcivescovo  metropolita  di Messina,  Lipari  e Santa Lucia del Mela e Archimandrita del SS. Salvatore
Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Giovanni Accolla

Al Rappresentante Legale della Parrocchia S. Maria Assunta in Novara di Sicilia
Sac. Salvatore Catalfamo

Al Consiglio Pastorale
Parrocchia S. Maria Assunta in Novara di Sicilia

Al Consiglio per gli Affari Economici
Parrocchia S. Maria Assunta in Novara di Sicilia

Ai Governatori delle Confraternite laicali Parrocchia S. Maria Assunta in Novara di Sicilia

Al Sig. Sindaco del comune di Novara di Sicilia Dott. G. Bertolami

Al Vice Sindaco del comune di Novara di Sicilia Sig. S. Buemi


Al Presidente del Consiglio Comunale di Novara di Sicilia Dott. G. Sofia


Alla comunità cattolica novarese



Cara Angela
La ringrazio per la Sua lettera del 2 maggio 2018 con la quale, in riscontro alla mia relazione sulla questione circa il progetto di ristrutturazione dell'Auditorium S. Giorgio realizzato dal Rappresentante Legale della nostra parrocchia, ha voluto scrivere per 'non stare zitta e fare passare per verità quelle che sono delle verità parziali' . Non dubito della Sua sincerità nell'esprimere quanto contenuto nella Sua lettera indirizzata a me e al Presidente del Consiglio Comunale di Novara di Sicilia, Dott. G. Sofia e per conoscenza all'Arcivescovo di Messina, Mons. Giovanni Accolla, al Rappresentante Legale della nostra parrocchia sac. Salvatore Catalfamo, al Consiglio Pastorale della nostra parrocchia, al Consiglio per gli Affari Economici della nostra parrocchia, ai Governatori delle confraternite laicali novaresi, al signor sindaco del comune di Novara di Sicilia dott. G. Bertolami, al suo vice sig. S. Buemi, al Presidente del Consiglio Comunale di Novara di Sicilia dott. G. Sofia e alla comunità cattolica novarese.
Ma quanto avrei voluto che Lei mi avesse chiesto una copia di quella relazione che ho letto nella Chiesa S. Nicolò il 29 aprile 2018 perché se l'avesse letto prima di scrivermi, mi avrebbe risparmiato il dolore di sentirmi rivolte alcune parole un po' pesanti e che non corrispondono alla verità. Ed è proprio per evitare una tale situazione che mi sono rivolto quel giorno a tutti i presenti dicendo: "Ho preferito scrivere tutto quello che sto per dirvi perché possa essere riscontrato in qualsiasi momento e per evitare ogni cattiva rielaborazione e interpretazione delle mie parole."
Guardi, per un momento, a queste Sue parole in riferimento al comodato d'uso gratuito dell'Auditorium S. Giorgio: "Martedì 17 aprile 2018 sono stata chiamata dal Sindaco che conoscendo la mia vicinanza alla parrocchia, mi ha  chiesto se sapessi qualcosa di questo comodato. Io non ne sapevo nulla. Sono venuta in chiesa a chiedere spiegazioni e Lei e il Segretario del Consiglio Pastorale AVETE NEGATO di esserne a conoscenza, ma evidentemente non è così, perché dall'altare ha ammesso che avete fatto questa scelta, ..."
Cara Angela, NON ho mai scritto letto che 'abbiamo fatto questa scelta'. Invece, ho scritto e ho letto che all'inizio di quest'anno, "mi sono rivolto verbalmente al Rappresentante Legale della nostra parrocchia, il sac. Salvatore Catalfamo, presentandogli la situazione di S. Giorgio. Nel mese


di febbraio 2018, P. Catalfamo mi ha comunicato che c'era un bando regionale al quale aveva intenzione di fare ricorso per la chiesa di S. Giorgio" .Ho proseguito a dire anche che, per quanto riguarda il citato comodato d'uso gratuito, "P. Catalfamo, che ha pieno titolo ad agire quale Rappresentante Legale della parrocchia, assumendone ogni responsabilità, ha scelto una sua persona di fiducia." Perciò tutto quello che ho detto la sera del 17 aprile 2018 quando Lei, il sindaco, il vice sindaco e la signora Cristina Forlì siete venuti ad informarvi sul caso ERA LA VERITÀ. Sì, sapevo che un progetto era in corso di essere fatto, sapevo che si doveva formare un'associazione alla quale, per il perfezionamento del progetto, si sarebbe concesso l'Auditorium S. Giorgio in comodato d'uso gratuito: e questi fatti vi ho comunicato. L'associazione di giovani volta  al  raggiungimento  dello  scopo  non  è  stata formata,  ma  ciò  non  significa  che  io  fossi  a conoscenza di un comodato d'uso fatto ad una persona fisica. L'operazione è stata portata avanti dal Rappresentante  Legale della parrocchia. Dalla vostra bocca ho appreso, per la prima volta, che il comodato d'uso gratuito era stato fatto ad una persona fisica e non ad un'associazione e da voi ho appreso anche che il progetto era stato ultimato e depositato al comune di Novara di Sicilia. Anche tutte le altre affermazioni da me fatte e da Lei elencate, che avrei dovuto 'raccontare ' nella mia relazione, sono tutte vere tranne un particolare: che l'associazione che si sarebbe dovuta formare avrebbe avuto la sede a Terme Vigliatore. No, non ho parlato della possibile sede dell'associazione! E mi dispiace moltissimo che Lei abbia coinvolto il segretario del Consiglio Pastorale, dott. Vincenzo Cartaregia il quale della questione sapeva soltanto che il Rappresentante Legale della Parrocchia insieme a S. E. l'Arcivescovo di Messina avevano visionato alcuni locali parrocchiali per progettarne il recupero. Quando lui ha detto che non sapeva nulla di quell'atto di comodato d'uso, diceva la verità! Peraltro è noto a tutti, come Lei ben sa, che il Cartaregia è persona degna di fede! Quell'"AVETE NEGATO di esserne a conoscenza", per me, è un'offesa e un attacco alla sua ed alla mia onorabilità.
Ho voluto soffermarmi così a lungo su questo punto per la gravità delle Sue insinuazioni verso la mia persona e per il fatto che, come si capisce, molte persone leggeranno queste Sue parole. Molte delle altre questioni da Lei sollevate, alla luce di quanto sopra, troveranno le risposte più esaurienti da parte del Rappresentante Legale della nostra parrocchia. Mi limito solo a parlare di quelle che, considero di peso, le quali fanno riferimento diretto alla mia persona e/o al mio incarico di Amministratore della parrocchia.
Per quanto riguarda il rapporto della parrocchia S. Maria Assunta in Novara di Sicilia con il comune di Novara di Sicilia e/o il mio personale rapporto con il sindaco, con i componenti della Giunta Comunale e con tutti i funzionari che nel nostro comune lavorano, La posso rassicurare del fatto che
ho avuto sempre una relazione di amicizia e di grande rispetto. Senza dubbio ogni ente di una comunità ha la sua autonomia, ma alla fine il popolo è uno solo. Quanto avrei voluto sentirle fare un solo esempio di quegli sbagli, cui ha accennato, che avrebbero occasionato un clima di litigi ( che per me non esiste) fra la parrocchia e il comune! Quanto vorrei anche che il sindaco, la Giunta Comunale ed i funzionari del nostro comune si esprimano in merito! Neanche la mia doverosa insistenza circa il fatto che le chiese non possono essere lasciate aperte e incustodite ci ha portato a delle contese. Per fortuna la parrocchia e il comune stanno collaborando strettamente al fine di trovare una soluzione affinché i turisti che arrivano a Novara possano trovare aperte almeno due chiese debitamente tutelate e adeguatamente custodite. Inoltre, a Lei consta di persona il fatto che quando un gruppo  di turisti  avvisa la parrocchia  o il comune di una sua visita, prontamente  i volontari si mettono a disposizione per aprire le Chiese e la sala espositiva del tesoro e per fare da guida. Del servizio che Lei, insieme ad altre persone, rende in tal senso, la comunità deve essere grata.

Per quanto riguarda l'assemblea popolare di domenica 15 aprile 2018, convocata per risolvere il problema della Chiesa SS. Annunziata, anch'io ho vissuto una "scena surreale". Quanti vi hanno partecipato, sicuramente, sono in grado di dare la giusta lettura. Non mi pare che la questione sia di "porgere l'altra guancia" o meno, quanto di affermare la verità. La cosa triste, comunque, è quella che è stato registrato il nulla di fatto e che potrebbe essere revocato il finanziamento dell'opera.

Vale sottolineare che, come è a Sua conoscenza, il sindaco ha manifestato l'intenzione di chiedere all'Arcivescovo un colloquio sulla questione del comodato  d'uso gratuito in oggetto, onde poter avere i chiarimenti necessari o ottenere, se del caso, la modifica della pratica.

Fa piacere registrare questo ritrovato interessamento, queste preoccupazioni e questa volontà di fare da parte di alcuni, ma devo osservare che, se non fosse stato stipulato quel comodato d'uso, niente di tutto ciò si sarebbe verificato. Eppure a fine gennaio 2018, nel corso di "una relazione inerente la demolizione della Chiesa di San Sebastiano", alla quale Lei ha assistito, l'oratore dott. Vincenzo Cartaregia ha esortato tutti, più volte, a prendere coscienza di quanto nel tempo è andato perduto e della impellente necessità di salvare quanto ancora resta. Non ho ricevuto una parola di presa d'atto né alcuna manifestazione della volontà di avviare un discorso in merito né alcuna notizia sull'argomento.

Successivamente, più volte, dall'altare ho invitato i fedeli a partecipare alla riunione del Comitato per la Cura degli Edifici della Parrocchia, da me istituito, riunione che avrebbe avuto luogo l' 11 marzo 2018. Ebbene la riunione è stata tenuta in tale data ma nessun fedele vi ha preso parte all'infuori dei membri effettivi.
È utile sapere, come mi ha fatto notare, che, se mi fossi rivolto a Lei presentandoLe la questione dell'Auditorium S. Giorgio, oggetto della mia lettera al sindaco del marzo 2017, Lei avrebbe fatto qualcosa in merito. Me ne faccio tesoro per il futuro! Lei, però, sia come operatrice pastorale della nostra parrocchia sia come cittadina attenta ai bisogni della comunità, conosceva e conosce le condizioni precarie in cui si trovano l'Auditorium S. Giorgio e altri edifici della nostra parrocchia. Con la presente Le chiedo formalmente di intervenire. Apprendo con soddisfazione che Lei, consigliere comunale di minoranza, esercita una opposizione costruttiva per il bene  del nostro paese, senza avere minimamente sete di potere. Brava! Continui così con la benedizione  del Signore!
Cara Angela, io non posso, come mi ha chiesto di fare, rivolgermi ai novaresi dicendo: "VOI NON SIETE DEGNI DI FIDUCIA" perché tale frase offensiva, con tutto ciò che potrebbe rappresentare, non mi è mai passata neanche per la anticamera del cervello. Nei confronti dei novaresi e in modo particolare nei confronti degli operatori pastorali, dei quali Lei fa parte, ho avuto sempre fiducia, stima e benevolenza. E di questo fatto ritengo che Lei sia nelle condizioni di esprimere un valido parere. La stessa fiducia nutro nei confronti del Rappresentante Legale della nostra parrocchia, il sac. Salvatore Catalfamo. Io e lui siamo chiamati a operare per il bene della parrocchia e non penso che riusciremo a fare nulla di positivo se, ad ogni occasione, ognuno debba avanzare delle pretese personali. Noi abbiamo i nostri compiti ben definiti e se nello svolgere il suo legittimo incarico P. Catalfamo fa o ha fatto delle scelte, che me le comunichi prima di farle o no, in ordine alle quali io non trovo nessuna cattiveria, non vedo come mi devo opporre.

Alla fine, quando i conti saranno fatti e mi dovessi accorgere di aver sbagliato in qualsiasi modo, me ne assumerò ogni responsabilità. Che sia chiaro, però, che quando Lei con altri mi avete accostato il 17 aprile nella sagrestia della Matrice, vi ho detto tutto quello che sapevo i n merito alla questione in oggetto. Pare che Lei non mi ha creduto e per questo è arrivata a scrivere: "Se la Chiesa che dovrebbe  insegnare la coerenza  e la giustizia,  se la Chiesa che dovrebbe dare l 'esempio, agisce con sotterfugi e bugie, cosa resta? La prego, smetta e faccia smettere di dire che questa è stata l'unica scelta possibile." Dove erano i sotterfugi, mi chiedo, e dove erano le bugie? Vorrei veramente saperlo! Devo dirLe che queste Sue affermazioni non corrispondono alla verità perché non ho mai detto e non ho mai fatto dire da nessuno che la scelta fatta è stata l'unica scelta possibile. Non so veramente da dove ha preso tutte queste affermazioni.


Senza dubbio, avrò potuto anche sbagliare: sono ancora umano; e se si dovesse rivelare vero, farò di tutto per migliorare. Però, Le voglio ancora una volta ripetere che, con riferimento alle cose che ho detto o letto, non Le ho mentito, non ho mentito alla comunità e che le stesse non  sono verità parziali.
Come dovuto, copia di questa mia lettera verrà inviata a tutte le persone alle quali Lei ha indirizzato la Sua del 2 maggio. E se in qualsiasi modo o forma Lei ha fatto leggere tale scritto ad altre persone non nominate come destinatari, Le chiedo, cortesemente, di far leggere loro anche la presente.

RingraziandoLa di nuovo per avermi scritto, invoco su di Lei la benedizione di Dio.




Novara di Sicilia, 5 maggio 2018.

















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