Ecco la mia lettera riguardo la questione della Chiesa di San Giorgio
All’Amministratore Parrocchiale
Parrocchia S. Maria Assunta -
Novara di Sicilia
Sac. Emeka Udechukwu
Al Presidente del Consiglio
Comunale di Novara di Sicilia
Dott. G. Sofia
e p. c.
All’ Arcivescovo metropolita di
Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela
E archimandrita del SS.
Salvatore
Sua eccellenza Monsignor
Giovanni Accolla
Al legale rappresentante pro
tempore
della Parrocchia S. Maria
Assunta - Novara di Sicilia
Sac. Salvatore Catalfamo
Al Consiglio Pastorale
Parrocchia S. Maria Assunta -
Novara di Sicilia
Al Consiglio per gli affari
economici
Parrocchia S. Maria Assunta -
Novara di Sicilia
Ai Governatori delle
Confraternite laicali novaresi
Al Sig. Sindaco di Novara di
Sicilia
Dott. G. Bertolami
Al Vice Sindaco di Novara di
Sicilia
Sig. S. Buemi
Alla comunità cattolica
novarese
Egregio Padre
Emeka,
dopo aver ascoltato la sua
lettera alla fine della Messa, 29
aprile 2018, prima della processione di San Giuseppe, nella
quale ha elencato cronologicamente tutte le lettere che ha
scritto per risolvere il problema del tetto della chiesa di San
Giorgio, ritengo sia doveroso da parte mia, non stare zitta e
fare passare per verità quelle che sono delle verità parziali.
Innanzitutto, le scrivo in
qualità di consigliere comunale, di minoranza, ma sempre di
consigliere comunale. Qualcuno, penserà che poiché sono
consigliere di minoranza, devo essere sempre contro, a
prescindere, a quello che fa l’Amministrazione Comunale di
Novara di Sicilia. Ma io, ritengo di dover fare prima di tutto
gli interessi del mio paese. Lei, ha detto di aver scritto al
Sindaco nel mese di marzo 2017 chiedendogli di approntare un
progetto per risolvere il problema del tetto della chiesa di San
Giorgio e di non aver ricevuto risposta.
Ebbene, nel mese di giugno 2017
si sono svolte le elezioni amministrative, con un cambio di
amministrazione, sia nella Giunta che nel Consiglio Comunale,
nel quale sono stata eletta. Posto che lei ha scritto al
Sindaco, non ricevendo risposta, a chi altro si è rivolto? A me
non di certo. Eppure io, ogni sabato e domenica sono in chiesa a
disposizione dei turisti! E se non voleva parlarne con me, che
sono un consigliere di minoranza, ci sono altre persone della
maggioranza che gravitano attorno alle attività della nostra
parrocchia, alle quali poteva rivolgersi, per sollecitare una
risposta formale e sostanziale.
Se la situazione del tetto di
San Giorgio era così grave, non ottenendo risposta dal Sindaco,
perché non ha scritto al Presidente del Consiglio Comunale?
Perché non si è rivolto a noi consiglieri che abbiamo gli
strumenti ufficiali per ottenere risposte o sollevare problemi??
Non l’ha fatto perché da noi
non si usa? Capisco che la nostra capacità dialettica e
democratica sia scarsa ma pur avendo attorno a sé le persone
competenti che avrebbero potuto indirizzarla in questo senso, ha
voluto far finta di nulla, eppure bastava scendere una rampa di
scale e dire, “puoi
controllare questa cosa?”
Vede padre Emeka, faccio
riferimento alla scena surreale che ho vissuto domenica 15
aprile 2018, durante la riunione da Lei convocata per risolvere
il problema della Chiesa dell’Annunziata, quando sono dovuta
intervenire per dire quanto fosse assurdo che Comune e Chiesa
litigassero tra di loro, invitandoVi a cercare di andare
d’accordo!
Ho la piena consapevolezza che
ci siano stati comportamenti sbagliati da una parte e
dall’altra, ma se c’è qualcosa che ho capito della dottrina
cattolica è che se ricevi uno schiaffo, cristianamente devi
porgere l’altra guancia!
Veniamo a quanto accaduto
rispetto alla chiesa di San Giorgio. Da marzo 2017 fino a fine
gennaio 2018, quando io stessa ho registrato con un video una
relazione inerente la demolizione della Chiesa di San
Sebastiano, nel quale si è parlato anche del tetto di San
Giorgio chiedendo l’intervento dell’Amministrazione Comunale,
non si sono fatti proclami ufficiali e pubblici sullo stato di
gravità del tetto della chiesa. Si sapeva che entrava acqua, che
erano stati fatti lavori di contenimento dei danni, che il tetto
necessitava una ristrutturazione, come si sa che necessitano di
essere restaurate le mummie della cripta e altre trentamila cose
nella nostra parrocchia e che poiché non c’erano i soldi si
aspettavano tempi migliori, infatti eravamo più preoccupati per
la situazione del tetto dell’Annunziata. Quindi, Lei, prendendo
come valida la non risposta del Sindaco di quasi un anno prima,
ne ha parlato con il rappresentante legale e alla fine, nel giro
di un mese, si è cambiato idea, circa l’esigenza di un
intervento dell’Amministrazione Comunale e si arrivati a questo
comodato d’uso gratuito.
Martedì 17 aprile 2018 sono
stata chiamata dal Sindaco che conoscendo la mia vicinanza alla
parrocchia, mi ha chiesto se sapessi qualcosa di questo
comodato. Io non ne sapevo nulla. Sono venuta in chiesa a
chiedere spiegazioni e Lei e il Segretario del Consiglio
Pastorale AVETE NEGATO di esserne a conoscenza, ma evidentemente
non è così, perché dall’altare ha ammesso che avete fatto questa
scelta, e inoltre avrebbe dovuto raccontare nella lettera che ha
letto, quanto segue e quanto mi ha riposto:
Il rappresentante legale,
poiché è a conoscenza delle problematiche della chiesa, vuole
fare un’associazione con sede a Terme Vigliatore che partecipi
ad un bando per ottenere dei fondi per la ristrutturazione del
tetto della chiesa di San Giorgio. Lei ha detto ad alcuni
giovani novaresi di iscriversi a questa associazione che doveva
essere fatta prevalentemente da donne al di sotto dei
quarant’anni e una doveva essere laureata in architettura o
storia dell’arte, o beni culturali. Questi giovani novaresi a
cui si è rivolto non le hanno dato alcuna risposta ( che se anche fosse
arrivata non sarebbe servita a nulla, questo lo capiremo meglio
dopo) e in quella sede ha ripetuto che non sapeva che il
comodato d’uso gratuito fosse stato fatto ad una persona invece
che ad una associazione. Al termine di quella riunione, a cui
hanno partecipato anche il Sindaco e il Vice Sindaco, abbiamo
concordato che il Sindaco avrebbe chiamato S.E. il Vescovo per
avere un appuntamento e io avrei dovuto chiamare il responsabile della creazione questa
associazione.
Cosa che ho fatto il giorno
dopo. Questo responsabile mi ha detto che l’associazione si farà
SE e QUANDO il progetto verrà finanziato per risparmiare sui
costi di costituzione.
Lei tutte queste cose non le ha
dette dall’altare!!!
Tutta la storia
dell’associazione mi ha lasciata perplessa, e gliel’ho pure
detto, più volte, perché di solito le associazioni si fanno
PRIMA di presentare i progetti per i bandi. Ma se invece
l’associazione non esiste ancora, ed è possibile farla dopo, CHI
e A NOME DI CHI è
stato presentato questo progetto? Quali sono i bandi che
permettono la partecipazione delle persone fisiche?
E ricordiamoci che a Novara ci
sono diciannove associazioni che avrebbero potuto risolvere il
problema già in partenza!
Veniamo al comodato d’uso.
Lei non ha detto che questo
atto riguarda sia la Chiesa di San Giorgio che il Conventino
dietro la Chiesa di San Francesco.
Con questo atto, regolarmente
registrato all’Agenzia delle Entrate, sono stati consegnati al
comodatario, una persona di fiducia del rappresentante legale,
che non è di Novara di Sicilia, per nove anni i beni suddetti.
Mi dispiace che io sia tenuta
al segreto e non possa pubblicare il comodato. Mi dispiace per i
miei concittadini, che se vorranno si dovranno fidare di quanto
dico. Questo comodato è semplicemente VERGOGNOSO. E’ un atto
vincolante. Carica il comodante, cioè la PARROCCHIA, cioè NOI
STESSI di una quantità tale di costi da dover sostenere, che
quasi quasi facciamo prima a sistemarci il tetto di San Giorgio
da soli!! Tanto il comodato d’uso prevede che le spese
straordinarie siano sempre a carico della parrocchia. Inoltre,
Lei ha detto che il comodato è stato fatto per consentire di
partecipare a questo fantomatico BANDO EUROPEO. Peccato che non
è mai stato specificato quale fosse! Diciamo che ad intuito
abbiamo capito quale potesse essere e non è nemmeno quello
giusto per ottenere i fondi!! E nel comodato, alle finalità non
si parla di certo di bandi europei. Che nel testo sono solo
eventuali, precludendoci quale Ente Locale, di presentare
progetti per i citati immobili, per nove anni.
Inoltre, Lei ha detto che i
vostri accordi erano, che la Chiesa di San Giorgio, sarebbe
rimasta sempre a disposizione della comunità. Ma questi accordi
non sono inseriti nel testo del comodato, quindi a meno che non
siano scritti in un altro atto, non hanno nessun valore.
Io, padre Emeka, so benissimo
che Lei non crede a questa versione dei fatti, ma questo è un
problema suo.
Dobbiamo chiarire un punto
fondamentale.
Nessuno dubita della sua BUONA
FEDE, del suo AMORE per Novara, del fatto che abbia voluto fare
tutto ciò per trovare una soluzione al problema del tetto, ma
quello che è stato fatto è un errore grandissimo e gravissimo,
anche perché il vero bando che permetterebbe la ristrutturazione
della chiesa dovrebbe uscire tra poco e non è valido per le
persone fisiche, cosa della quale mi ha informata il Sindaco, e
se ricorda bene, è stato informato anche lei di ciò, in
occasione di quella improvvisata riunione, avvenuta il martedì
suddetto.
Il problema è di METODO.
Secondo lei, se la cittadinanza
e anche l’ Amministrazione Comunale fossero stati a conoscenza
di questa possibilità, partendo dalla necessità di dover fare
una associazione per partecipare ad un bando, perché si sarebbe
dovuta opporre?? Dal mio personale punto di vista, SE tutto
fosse stato fatto alla luce del sole, non ci sarebbero stati
nemmeno problemi nel condividere l’associazione anche CON
persone della parrocchia del rappresentante legale. E se fossero
sorti dei problemi, avremmo potuto discutere, litigare, smussare
gli angoli per trovare una soluzione, invece no. E’ stato fatto
tutto in silenzio. Non ne è stato informato nemmeno tutto il
Consiglio Pastorale o il Consiglio per gli Affari Economici.
Facendo delle ricerche, dubito
fortemente che siano stati rispettati i vincoli delle
disposizioni in materia, contenute nel “Decreto di
determinazione degli atti di straordinaria amministrazione per
le persone giuridiche soggette al Vescovo diocesano” presenti
sul sito dell’Arcidiocesi di Messina, emanate nel 2011 da
Monsignor La Piana che stabilisce che per dare in comodato un
bene della parrocchia sia necessaria la domanda firmata
dall’Amministratore parrocchiale e da tutti i membri del
Comitato per gli Affari Economici. Ci sono questi documenti?
Boh, chi lo sa!
Quante volte ha detto che
Novara possiede una grande ricchezza? Eppure le nostre
condizioni economiche sono disastrose. Non credo che ogni
singola famiglia non contribuisca per il gusto di vedere
demolite le chiese, come forse voi pensate. Il nostro vasto
patrimonio è un vanto per la nostra comunità e si manifesta in
ogni momento. Ogni volta che riceviamo dei turisti, questi
lasciano il paese strabiliati dalla bellezza che ci circonda e
che ci hanno lasciato i nostri avi, NOVARESI. Sicuramente non
riusciamo a gestire al meglio così tanta bellezza, ma ciò non
significa che ce ne disinteressiamo!
Vede, io con questo scritto, mi
sto decisamente esponendo a ricevere delle critiche, cosa che
accetto con piacere se serve a capire che qui, non c’è nessuno
che non accetta chi viene da fuori. Sarebbe del tutto
irrispettoso, far passare la questione, come ha detto
dall’altare, semplicemente come un esproprio del nostro
patrimonio! Tra di noi non ci sono stupidi. E’
vero è stato detto che questo atto è stato come un esproprio del
nostro patrimonio, ma solo perché si è scelto di agire di
NASCOSTO! Lei stesso ha sempre detto di essere stato ben accolto
dai novaresi, di trovarsi bene con noi, come noi ci siamo da
subito trovati bene con Lei. Se fossimo stati un paese con una
mentalità chiusa, non credo che tutto questo sarebbe stato
possibile. Nel 2015, in occasione della Solenne Apoteosi
dell’Assunta, siamo stati noi stessi ad invitare gente da fuori
per aiutarci a portare i Santi, perché da soli non ce la
facevamo, eppure non ci è mai passato per la testa di dire che
ci stavano espropriando le tradizioni!! Questo perché le cose si
discutono, le scelte difficili o indigeste si maturano.
Sappiamo benissimo che la
proprietà delle nostre chiese è dell’Arcidiocesi, e che essa non
è tenuta a consultarci per farne quello che vuole, ma allora
COSA SIGNIFICA ESSERE UNA COMUNITA’? Noi dobbiamo solo subire e
pagare in silenzio? Perché la conclusione che ho tratto dalla
lettura di questo comodato non è altro che questa. Inoltre, se
il bando al quale ha partecipato il comodatario è quello che noi
pensiamo che sia, non può essere portato avanti per due motivi:
il primo è che il bando di cui volevate usufruire non prevede la
partecipazione degli edifici di culto e il secondo che non
avendo il titolo di proprietà non si possono ottenere
finanziamenti per la ristrutturazione dell’immobile. Accetto di
essere smentita su questi punti, vorrà dire che sarete disposti
a dire la verità. Mi fa paura quanto avvenuto, questo
precedente. Significa che un giorno potremmo pure non trovare
più, il nostro infinito Tesoro del Duomo per poi scoprire che è
stato venduto, senza dire niente a nessuno!
Ma la cosa più grave, la cosa
peggiore che ho sentito con le mie orecchie, è stato quando lei
ha detto che il rappresentante legale della nostra parrocchia ha
detto di volere QUALCUNO DI SUA FIDUCIA.
Padre Emeka, questo significa
che NESSUN NOVARESE é DEGNO DI FIDUCIA!
Padre Emeka, LEI è il nostro
parroco. LEI doveva pretendere che ci fosse qualcuno di SUA
fiducia. Come si può pensare che non reagiamo ad una azione
simile se viene scelta una persona di fiducia del rappresentante
legale, che è il rappresentate legale della nostra parrocchia,
non il nostro parroco. Poiché si è scelta una persona di fiducia
del rappresentante legale, ci si chiede di non vedere che il
rappresentate legale è sia
il comodante che il comodatario. E cosa ci sarebbe stato di male
nel prospettarci pubblicamente una cosa del genere, se questo
fosse servito per il bene del paese?? Sarebbe stato così grave
se avessimo chiesto che la persona di fiducia fosse stata di
Novara? Ancora non riesco a capirlo.
Invece, poiché NESSUN NOVARESE
è DEGNO DI FIDUCIA, meglio nascondere quanto fatto.
Queste stesse parole,
ricordatevele quando si chiedono soldi per risolvere il problema
della Chiesa dell’Annunziata. Ricordatevele quando chiedete i
soldi per il riscaldamento. Gliele dica agli amici di
Sant’Antonio quando organizzano la Festa. Gliele dica ai
portatori che si caricano sulle spalle l’Assunta ogni quindici
agosto. Ai ragazzi del Coro. Ai volontari del museo. Glielo deve
dire. VOI NON SIETE DEGNI DI FIDUCIA. State fermi, le persone
giuste verranno dalla Parrocchia del Rappresentante legale e
faranno tutto meglio di noi.
I difetti dei novaresi sono
TANTI, TANTISSIMI, INFINITI. Apatici, egoisti, lamentosi,
supponenti, arroganti. La storia ci consegna questo popolo.
Però, c’è un però. Ci sono quelli che davanti al primo ostacolo
non si fermano. Ci sono quelli disposti a PROVARE a cambiare le
cose. Quelli che lottano. Novara l’hanno fatta i Novaresi, non
gli abitanti di Terme Vigliatore!
Ognuno dà quel che può, ma
questo, nella nostra parrocchia vale solo per alcuni. Dagli
altri si PRETENDE. E poi però non sono degni di fiducia.
Ebbene, è giunto il momento di
ripensare questo paese dalle sue fondamenta. Di certo non lo si
può fare continuando con questi comportamenti. Le chiedo, si
rende conto di cosa provoca questa decisione che avete preso? Se
la Chiesa che dovrebbe insegnare la coerenza e la giustizia, se
la Chiesa che dovrebbe dare l’esempio, agisce con sotterfugi e
bugie, cosa resta?
La prego, smetta e faccia
smettere di dire che questa è stata l’unica scelta possibile. È
stata la scelta che VOI avete fatto. In assoluto non è stata la
migliore possibile.
So benissimo che Lei considera
le mie parole, parole al vento, inutili, degne di nessuna
fiducia, sbagliate. Ma questa volta VOI AVETE SBAGLIATO alla
grande. E l’errore è stato NON PARLARNE APERTAMENTE. Speriamo
che non sia troppo tardi quando ve ne accorgerete.
Ai miei concittadini aggiungo
solo questo. Il Comune ha dato parere negativo per gli obiettivi
proposti, perché non si ritengono i locali idonei ed in effetti
non lo sono e poi non può farci più niente. Il Comodato d’uso,
siglato tra le parti è vigente, gli accordi valgono tra il
Comodante, la Parrocchia e il comodatario, la persona di fiducia
del Rappresentante legale, cosa ne faranno di questo accordo lo
sanno solo loro, anche perché ribadisco che gli interventi di
natura straordinaria sull’immobile, sono a carico del comodante,
cioè della parrocchia, cioè nostro, di noi cittadini novaresi. Mi auguro con tutto il
cuore, che per la presunzione di alcuni, la chiesa di San
Giorgio non faccia la fine di quella di San Sebastiano!
Nonostante tutto, io credo che
non si possa e non si debba mai smettere di dialogare, alla luce
del sole. La mia posizione è la seguente, si al dialogo, se ci
DICIAMO LA VERITA’. No alle prese in giro. Amministrazione
Comunale e Parrocchia debbono camminare su due rette parallele.
È da sciocchi credere che possano fare una a meno dell’altra. E
se il dialogo è a volte difficile, si prova e si riprova, fino a
quando non si trova una soluzione e a dimostrazione di quanto
sostengo chiedo al presidente del Consiglio, di convocare un
Consiglio Comunale straordinario aperto alla cittadinanza, per
discutere serenamente di quanto è avvenuto.
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