Mancanze



Un paese inizia a morire quando perde i requisiti minimi di educazione e di civiltà.
Da quando sono stata eletta consigliere comunale, in molti di voi mi avete detto, lascia perdere, non te la prendere… ma ci sono occasioni nelle quali stare zitti, lasciare perdere è impossibile.
Non mi perdonerei mai il silenzio davanti a ciò. 
Che non è politica. 
E’ prima della politica. 
E’ educazione civica.
In questa settimana due ex amministratori ci hanno lasciato. 
In nessuna di queste due occasioni è stato esposto il Gonfalone del Comune.
Non citatemi lo Statuto, o il Regolamento, perché il Regolamento ne prevede l’uso se ve n’è la volontà. (Art. 10) 

In occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico svoltosi in chiesa non vi era nessun amministratore, né il Sindaco, né il vice, né l’assessore all’istruzione. 

Il 4 novembre, giorno di commemorazione delle Forze Armate ci si è limitati ad appendere un manifesto e nessuna corona di fiori è stata deposta presso i monumentI che ricordano le forze armate cadute in guerra e noi saremmo il paese che ha nella sua storia una medaglia d’oro al valore militare! Antonio Sabato se vi sfugge il personaggio.
In queste occasioni sono stata davvero zen, mi sono forzata a stare zitta.

Ma davanti alla morte proprio non ci riesco.

In consiglio comunale, sono stata ripresa perché ho esposto la mia interpellanza da seduta e invece avrei dovuto alzarmi… accetto il rimprovero, non sono nata consigliere! Ma se dobbiamo vivere di apparenza, almeno facciamolo bene. 

Davanti alla morte non esistono avversari politici.

Avevo già avvertito che se non ci fosse stato il gonfalone avrei scritto… poiché non ci sono motivazioni valide per l’assenza del Gonfalone, ritengo di dovermi scusare con le famiglie dei cari defunti.
Io forse, sono stata pure contro alcuni atti fatti da questi amministratori, ma ora questo non importa. Non è stato corretto cancellare il loro impegno per il nostro paese. 


Non mi auguro che in futuro non succeda più, perché abbiamo già subito troppe perdite, mi auguro solo che l’educazione per la quale una volta erano famosi i novaresi, al punto tale da essere definiti nobili dai nostri vicini, non si perda più per strada.  

Ora datemi pure della stronza per aver scritto queste parole. Tanto ci sono abituata.



Commenti

  1. Brava Angela, mi è piaciuto tanto ciò che scrivi, hai ragione, è giusto e sarebbe l'ora che i cittadini novaresi si sveglino dalla lunga anestesia. Continua così, non lasciare perdere, dì sempre il tuo pensiero, tenersi tutto dentro non è una buona cosa.

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