Impressioni di settembre – parte I


Tempo di elezioni, tutti i nodi vengono al pettine.
In questi primi giorni di settembre, in particolare domenica scorsa, mi è capitato di essere fermata da alcuni cittadini per sapere a che ora fosse il Consiglio Comunale, poiché c’era scritto sulla Gazzetta che ci sarebbe stato Consiglio in merito al decreto assessoriale regionale che tra le altre cose, regola in maniera diversa la presenza dei punti di PTE/118 nella provincia di Messina. Ma io non ne sapevo niente! Sono caduta dalle nuvole!! Non avendo ricevuto nessuna convocazione per il Consiglio Comunale, ho detto che non c’era Consiglio! Infatti non c’era, ma la Gazzetta lo aveva convocato!
Ammetto pubblicamente che non leggo la Gazzetta del Sud. Quando mi hanno informata sul giorno in cui è stato pubblicato l’articolo, venerdì 1 settembre, sono andata a cercare l’articolo. L’ho trovato e l’ho letto. Chi ha scritto l’occhiello, ha di proposito lasciato intendere che domenica scorsa ci sarebbe stato il Consiglio, mentre nell’articolo c’era scritto che si sarebbe convocato un Consiglio in questa settimana.
Proprio per questo ho aspettato una settimana prima di scrivere. Ero in attesa della convocazione del Consiglio Comunale. Che però… non è stato convocato!
Capisco la volontà di sollevare il problema… ma si fa così??
Mai avrei pensato di vedere un Consiglio Comunale convocato dalla Gazzetta dl Sud, visto che lo Statuto del Comune di Novara non prevede questa modalità! Né mai avrei pensato che alle parole non seguissero i fatti. Non c’è stato Consiglio e stop.
Inoltre, e qui veniamo ai nodi che vengono al pettine, il giornalista del tutto arbitrariamente scrive che i cittadini avrebbero restituito le tessere elettorali per protesta.
I cittadini chi?? Ancora una volta questa generalizzazione!
Io non mi sogno nemmeno lontanamente di restituire la mia tessera elettorale a nessuno!
Troppo, troppo facile così. Si ventila l’ipotesi di non andare a votare alle future elezioni regionali Tizio o Caio perché non si batte contro la chiusura del PTE, o piuttosto votare Tizio o Caio perché si batte contro la chiusura del PTE.
Così se qualcuno vi dicesse per esempio “ Vota Tizio perché ci aiuta, oppure ci ha sempre aiutato” l’alibi è pronto!
In effetti, la voce che c’è in giro è che i cittadini non possono fare nulla, perché serve un intervento politico per risolvere la situazione!
Vi ricordo che il voto, anche quello delle regionali è libero!!
Adesso molto umilmente vi dico quello che penso io.
Questa promessa, di non fare chiudere il PTE non ve la può fare NESSUNO. Dicasi NESSUNO.
La situazione delle future elezioni regionali è così confusa che nessuno ha la certezza di sapere chi vince e chi perde. Di chi può influire e chi no. Dal momento che gli attori in campo sono molteplici.
L’unica certezza è che il territorio potrebbe restare fregato, perché una volta che si arriva al governo della regione ci saranno sempre nuovi problemi da risolvere e bisogna tagliare qui e tagliare lì!
Sono certa che un sacco di candidati saranno pronti a dichiararsi favorevoli al mantenimento del “118 Modello Messina”, ma chi lo sarà per davvero e chi solo a scopo elettorale? A chi interessa davvero il nostro territorio e non solo i nostri voti??
Questa è la politica dice qualcuno! La politica è solo do ut des. Ed infatti per pensarla così, si vede come siamo andati a finire!
Bene, io sono un’illusa ma non ne posso più di politici che non si rendono conto che ogni loro scelta incide nella vita vera delle persone. Di persone vive e vegete che hanno una dignità, che pur se lo dimenticano e votano chi gli viene indicato perché non hanno voglia di sapere se chi li rappresenta fa il proprio dovere o meno.
I problemi di un comune come Novara, i comuni montani, non sono transitori rispetto a chi governa la Regione. Non penso solo al problema della sanità ma anche a quello della “Legge sui comuni montani” che prevede tra le altre cose, degli sgravi fiscali per chi vive in queste zone…  se ne parla da decenni, ma nessun governo regionale che la metta in atto. Ogni tanto se ne ricordano, si sollecita e stop! E intanto questi comuni vanno sempre più spopolandosi… non che questa sia l’unica causa, ma aiuterebbe! Qui si vede la mancanza della politica vera!
La stessa cosa potrebbe succedere con il PTE.
Effettivamente se venisse attuato il decreto assessoriale, ripeto al momento congelato, che dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2018, Novara di Sicilia sarebbe fortemente penalizzata perché verrebbe meno il Presidio Territoriale di Emergenza, ciò significa che perderebbe l’ambulatorio per le emergenze attivo dalle 08.00 alle 20.00.
Di certo, i miei concittadini concorderanno con me nel dire che sarebbe una perdita gravissima per il nostro paese. A Palermo ne fanno una questione di numeri, invece non si rendono conto di quanto siano importanti questi presidi sul territorio. Soprattutto per noi che siamo ad almeno mezz’ora dal presidio ospedaliero più vicino, ma anche per i comuni a noi vicini. Noi cittadini delle comunità montane, non siamo cittadini di serie b. Purtroppo alcuni non lo capiscono. Pensano che siamo sacrificabili a vantaggio delle grandi città. Peccato che nemmeno nelle grandi città il sistema sanitario sia gestito al meglio!
Personalmente, sono certa che l’Amministrazione Comunale di Novara di Sicilia si muoverà in maniera concreta e in concerto con tutti gli altri comuni della provincia di Messina interessati dal riordino, ma credo con altrettanta certezza che sia importantissimo il ruolo di noi cittadini. Non possiamo delegare e basta ai nostri rappresentanti. Dobbiamo far sentire la nostra voce, perché stanno giocando sulla nostra pelle e ci giocano di brutto perché ci sono le elezioni. Ricordatevi che il potere glielo diamo noi. Non lo ricevono per grazia ricevuta. Il PTE deve essere salvo a prescindere e questo non ce lo garantisce nessuno. Non possiamo essere passivi.
Intanto come prima cosa, si sta facendo una raccolta firme in tutta la Provincia, anche a Novara, chi non ha firmato lo faccia! Non possiamo essere apatici. Se necessario dobbiamo protestare, ma ricordatevi che il ragionamento che vi proporranno per il quale “se mi voti il presidio si salva” è falso.
In democrazia funziona che se penso che tu abbia governato male, o che tu non abbia fatto gli interessi del mio territorio, io non ti rieleggo. Purtroppo, siamo abituati al mal costume, alla corruzione, al nichilismo, all’egoismo, ma con la vita delle persone non si scherza.Servono fatti non parole!

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